Un nuovo appuntamento con la rubrica de “L’esperto risponde”, oggi il nostro dermatologo Dott. Andrea Nannipieri ci parla di cura e benessere delle unghie. Spesso maltrattate da trattamenti aggressivi, le ugnhie meritano la stessa attenzione e cura che dedichiamo alle altre parti del corpo, abbinate alla scelta di prodotti di qualità che possano preservarne la salute.
Se avete domande specifiche su questo argomento e vi piacerebbe sottoporle al nostro esperto, scrivetele nello spazio dedicato ai commenti.
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Pur essendo affascinante ammirare unghie perfette e colorate nelle mani di una donna, non dobbiamo dimenticare che le applicazioni eccessive e ripetute dei prodotti per la manicure – inclusi quelli per la loro rimozione, spesso a base di solventi irritanti – possono causare grossi problemi di integrità dell’unghia, con il rischio di comprometterne l’aspetto.
Un abuso di smalto sulla lamina ungueale può infatti indebolire l’unghia o favorire l’insorgere di macchie gialle o striature su tutta la sua superficie.
Per esempio, le macchie bianche sulle unghie (leuconichia) possono essere provocate sia da un’alterata cheratinizzazione della lamina ungueale, sia da trattamenti cosmetici troppo aggressivi.
Similmente, anche le macchie gialle sulle unghie (xantonichia) possono essere il risultato di applicazioni ripetute di smalti troppo aggressivi e di scarsa qualità.
In generale, quando la presenza di macchie sulle unghie non dipende da patologie sistemiche-metaboliche, si può procedere in due modi:
- Attendere che l’unghia ricresca spontaneamente (senza applicare alcun tipo di smalto);
- Applicare sulla lamina ungueale uno smalto “sbiancante”, realizzato con particolari sostanze in grado di agire per effetto ottico, mascherando il problema.
Sostanze pericolose negli smalti.
Visto il sorprendente interesse per gli smalti da parte del mondo femminile, i ricercatori cosmetici si stanno progressivamente spostando verso formulazioni innovative, sempre meno tossiche e più sicure per la salute e l’aspetto delle unghie.
È dunque necessario scartare tutti quegli smalti “pericolosi”, contenenti sostanze potenzialmente cancerogene: i principali imputati sono toluene, ftalati e formaldeide.
TOLUENE: è un solvente aromatico pericoloso, utilizzato fino ad una manciata di anni fa nella preparazione degli smalti. Il toluene rientra nella lunga lista dei componenti potenzialmente tossici perché l’inalazione del composto può provocare irritazione delle mucose (via aeree superiori), mentre il contatto può irritare la pelle. Inoltre, sembra che questa sostanza sia in qualche modo correlata a disturbi del Sistema Nervoso Centrale.
FORMALDEIDE: si tratta di un gas irritante che, assorbito per via respiratoria/cutanea, può causare serie irritazioni a carico delle mucose, asma bronchiale e dermatite da contatto. Per questo, la formaldeide non viene più utilizzata per la preparazione degli smalti.
DBP – Dibutilftalato: fino a pochi anni fa, questa sostanza filmante era largamente utilizzata per la preparazione di smalti a lunga durata. A partire dal 2006, molti produttori hanno saggiamente deciso di eliminare gradualmente il dibutilftalato poiché ritenuto responsabile di problemi testicolari negli animali da laboratorio e nell’uomo.
E’ importante segnalare come sempre più Ditte produttrici siano attente alla composizione delle lacche per unghie, con smalti chiamati “3-Free” colorati o ristrutturanti altamente sicuri e privi di formaldeide, toluene e ftalati.Risulta, quindi, fondamentale utilizzare prodotti per le mani privi di queste sostanze potenzialmente tossiche, per non rovinare la cuticola ed evitare conseguenze infettive e distrofie ungueali.
Dott. Andrea Nannipieri.