Cari amici, buon pomeriggio e buon Venerdì!
Grazie al cielo è Venerdì, diceva qualcuno.
Oggi, per il primo post del week end, voglio affrontare un argomento per molte spinosissimo: il correttore.
Al solo pronunciare il suo nome molte donne scappano; altre fanno finta di sapere tutto quello che c’è da sapere sull’argomento, in una scenetta del tipo “certo, ma come no, ovvio, eh! Ti pare?!”.
E altre ancora rimangono in silenzio, muovono gli occhi a destra e sinistra con fare ambiguo e alla fine se ne escono col classico: “guarda, un asino volante!”, per fuggire approfittando del momento di confusione.
Ebbene, parliamo di correttori perchè personalmente credo che la paura ingenerata dall’argomento sia del tutto ingiustificata.
Una sorta di mito che ormai vive di se stesso, auto-alimentandosi nei racconti di noi povere consumatrici.
Intanto: cos’è il correttore?
Il correttore è un cosmetico indispensabile per uniformare l’incarnato del viso prima dell’applicazione del fondotinta ed avere, così, una base perfetta.
In commercio ne esistono diverse tipologie, che si distinguono per texture e colori in base alle problematiche che si devono andare a risolvere.
Iniziamo con quelli più difficili da scegliere, cioè i correttori colorati che spesso mandano un po’ in crisi.
Più di una volta mi son sentita chiedere “ma come mai il correttore è verde o viola?! Ma che senso ha?!” e adesso proverò a rispondervi in un modo semplice che possa togliervi tutti i dubbi sul punto.
La risposta la troviamo nella ruota dei colori che viene usata anche in pittura:
Se ripensate un momento alle nozioni suoi colori che vi hanno dato alle scuole medie nelle lezioni di artistica, cosa vi ricordate circa i colori complementari?
Che nella ruota dei colori sono posti uno davanti all’altro – arancio e blu, viola e giallo, verde e rosso -, che se li mettete uno accanto all’altro si esaltano a vicenda e che se li sovrapponete… si annullano!
Bene, il principio del correttore colorato è proprio questo: si usa un certo colore per risolvere una determinata discromia del viso.
Vogliamo fare degli esempi? E facciamoli:
– per le couperose, caratterizzate da rossori diffusi, dovrete usare un correttore di colore verde, così come anche per i brufoli;
– le vostre occhiaie tendono al viola? Correttore giallo;
– tendono invece al blu? Correttore arancione per voi!
I correttori colorati sono venduti sia singolarmente, cioè un colore per una confezione, molto spesso anche in stick come fossero rossetti, sia in vere e proprie palette che contengono diverse zone di colore di colori diversi, in base al problema da risolvere.
Questa nell’immagine, ad esempio, è la proposta KIKO: 12,90 € per 5 diversi correttori, non male.
Di correttore solitamente ne basta pochissimo, perchè come dice il nome deve coprire, non fare più danni che se non ci fosse!
Va applicato con un pennellino o con le dita nella zona interessata, stando molto attenti a stenderlo bene e ad uniformarlo il più possibile con la pelle.
Dopo l’applicazione, asciugate il residuo con una velina, fate asciugare alcuni secondi e procedete col fondotinta.
Non farò in questo post una carrellata di tutti i correttori attualmente esistenti in commercio perchè si tratterebbe di un’impresa evidentemente impossibile!
Solo MAC credo che avrà una quindicina di tipi diversi e onestamente non penso sia utile per nessuno fare una sterile carrellata di prodotti che peraltro non ho neppure provato.
Per cui, passo alla seconda categoria di correttori per parlarvi anche di quelli che uso io, cioè: i correttori nude.
I correttori nude sono dei correttori color carne che si usano quando non si vuole nascondere una discromia del viso ma piuttosto un piccolo difetto visivo: borse sotto gli occhi, rughette e linee d’espressione e così via.
Sicuramente li conoscerete nella famosa versione “a penna” con il pennellino applicatore lanciata da Yves Saint Laurent nei famosissimi Touche Eclat.
Questo correttore è diventato nel corso del tempo davvero molto famoso e tantissime altre case cosmetiche – KIKO, L’Oreal nella versione Lumi magique, PUPA – lo hanno riproposto, sia in versione mat per un uso esclusivamente coprente che in versione brilliance come illuminante di punti tattici del viso.
Sono molto comodi e praticissimi per dei ritocchi al volo, perchè sono grandi effettivamente poco più di una penna e si portano comodamente anche nella più piccola pochette!
E adesso veniamo a quello che sto usando attualmente: ERASE PASTE, di Benefit.
Devo dirvi che io adoro i prodotti di questo brand statunitense.
Sarà per i packaging che ricordano gli anni ’50, sarà per i nomi accattivanti di tutti i loro prodotti, sarà perchè effettivamente i cosmetici sono di ottima qualità, insomma, appena posso cerco sempre di prendere qualcosina!
In Italia si trova in vendita da Sephora e proprio un anno fa ho deciso di provare questo prodotto, che ho acquistato al mega store Sephora di Roma durante un viaggio di lavoro che immancabilmente è diventato un tour cosmetico nella pausa pranzo, con tappa forzata MAC Pro e Sephora!
Che vi aspettavate?
Vi preannuncio che non è un prodotto economico e che la jar da pochi grammi – 5 o 6 al massimo, non c’è scritto sulla confezione e lo scatolino lo buttai via subito – costa circa 26 €.
Però, ragazze, io lo sto usando da più di un anno ed è ancora quasi pieno!
E’ vero, in estate non lo metto, ma per tutto il resto dell’anno si e il risultato è sbalorditivo, davvero il miglior correttore che abbia mai provato per ora.
Basta pochissimo prodotto, si stende divinamente, la consistenza è cremosa al punto giusto, non entra nelle rughette e nelle pieghe con il rischio di enfatizzarle ed è perfetto anche per dei ritocchi “al volo” nei momenti di emergenza!
Diciamo, quindi, che i soldi sono ben spesi e che in generale, salvo le marche che si trovano anche al super e quelle ultra economiche tipo Essence o KIKO, un buon correttore non costa meno di una ventina di euro, quindi tanto vale spenderne 6 in più e avere un prodotto valido.
Anche perchè non dovete dimenticare che la durata del correttore è fondamentale per la durata della relativa base trucco.
La erase paste di Benefit è disponibile in tre tonalità di colore: #01, Clair, adatta alle pelli più chiare; #02, Medium, che è quella che ho scelto io per me e che va bene per quelle ragazze che non sono molto scure ma nemmeno chiarissime – tanto per intenderci, capelli castani e carnagione che l’estate si abbronza molto ma che l’inverno è molto rosata – e la #03, Foncè, che è adatta alla vera carnagione di tipo mediterraneo.
Se proprio devo trovare un difetto a questo prodotto, è la confezione: poichè non è dotato di un suo applicatore, anche se nella scatola è presente una palettina che teoricamente dovrebbe servire per prelevare il prodotto ma che all’atto pratico è scomodissima, dovrete sempre prelevarlo con il polpastrello delle vostre dita o con un pennellino che ci va passato sopra più e più volte, e questo non è molto igienico.
Soprattutto quando si usano le mani, magari fuori casa e con l’impossibilità di potersele lavare bene.
Insomma, non sono una fan di questi barattolini e cerco sempre di non comprare prodotti contenuti in queste mini jar, ma questa volta ho fatto un’eccezione in ragione della qualità del prodotto!
Bene, il post sui correttori volge al termine e come sempre spero di esservi stata utile!
Fatemi sapere quali correttori usate o se, invece, preferite farne a meno.
Io intanto vi saluto e vi do appuntamento a Domenica: domani, infatti, a causa di un corso che sto seguendo e che domani mi terrà impegnata per tutto il giorno, non credo di riuscire a postare il solito articolo del Sabato, ma comunque, non mi sottovalutate… Ho diversi colpi in canna e potrei riuscire a sfornare qualche magia prima della partenza! 😉
A presto, dalla vostra Esteta!