Cowash, chi di voi conosce già questa tecnica e l’ha già messa in pratica almeno una volta per provarla?
Da grande appassionata della cura dei capelli, mi piace sempre scoprire nuovi metodi e prodotti per coccolare la mia chioma. Negli ultimi mesi ho completamente modificato la mia routine, passando dallo shampoo classico al cowash.
Il cowash è un metodo di lavaggio dei capelli con il solo balsamo, creato per tutte quelle chiome su cui lo shampoo risulta molto aggressivo e tende a seccare il capello.
Il balsamo, infatti, contiene le stesse sostanze lavanti dello shampoo ma senza gli agenti schiumogeni aggressivi, e pulisce i capelli senza seccarli, ma anzi lasciandoli morbidi e districati.
Ovviamente i risultati positivi del cowash dipendono molto dalle quantità utilizzate e soprattutto dal tipo di capello.
In questo post voglio spiegarvi come faccio il cowash, quali prodotti uso e perché continuo a preferire questo tipo di lavaggio rispetto a quello classico.
Partiamo dai prodotti utilizzati, nel mio caso balsamo e sale. Come balsamo uso il famoso Splend’Or al cocco, profumatissimo e idratante. Lascia i capelli morbidi e districati, e non contiene petrolati e siliconi.
È importante, infatti, che per lavare i capelli in cowash venga usato un balsamo con buoni ingredienti! Lo Splend’Or poi si trova dappertutto e costa pochissimo, quindi è un’ottima scelta.
Per la mia lunghezza, media un po’ oltre le spalle, mescolo in un bicchiere due dita di balsamo e mezzo cucchiaio di sale fino da cucina.
Perché il sale? Perché pulisce bene, svolge un leggero scrub sulla cute e assorbe gli oli in eccesso.
Un lavaggio con solo balsamo potrebbe rischiare di appesantire la chioma, mentre il sale permette alle sostanze idratanti di agire, eliminando gli eccessi di acqua, sebo e olio.
Inoltre il sale ha potere volumizzante, e lascia i capelli puliti e leggeri. Se siete mosse o ricce, infine, il sale definisce alla perfezione onde e boccoli.
Un perfetto equilibrio, quindi, per ottenere capelli morbidi, districati, puliti e voluminosi. C’è chi sostituisce al sale lo zucchero di canna, ma non so se l’effetto sia lo stesso perché non ho mai provato questa alternativa.
A chi consiglio il cowash? A tutte quelle persone con capelli secchi, che tendono al crespo e a chi trova lo shampoo aggressivo su cute e lunghezze.
Io, ad esempio, ho capelli ricci, con una leggera tendenza al crespo e al secco, e tutti gli shampoo, anche diluiti ed ecobio, mi lasciano cute e punte secchissime.
Il cowash può essere alternato allo shampoo, se ne sentite la necessità, oppure sostituire del tutto lo shampoo classico, come nel mio caso. Dipende molto dalle vostre esigenze, l’importante è seguire le dosi giuste in base a tipo e lunghezza del capello.
Posso dirvi che da quando faccio il cowash i miei capelli sono rinati, li lavo due volte a settimana e sono sempre morbidi, leggeri e definiti – e il risultato è che ricevo sempre tanti complimenti!
Spero che questo post vi sia stato utile, fatemi sapere se avete mai provato il cowash e come vi siete trovate con questo metodo per lavare i capelli!
Baci, Gloria.