Cosa si intende per doppia detersione?
Eccomi di nuovo ospite da Carlotta.
Questa volta non parliamo di sole ma di Sol Levante, perché in questo post vi parlerò di una tradizione orientale ormai sbarcata anche nel nostro mondo beauty: la doppia detersione.
Letteralmente “doppia detersione” significa “lavare due volte”, un rituale che segue un preciso susseguirsi di prodotti nella fase di lavaggio del viso – che poi serve anche per rimuovere il make up – attraverso una detersione per affinità seguita da una per contrasto.
Negli ultimi tempi quella della doppia detersione è diventata una vera e propria moda del mondo beauty, con tantissimi brand che hanno deciso di cavalcare l’onda proponendo prodotti specifici per questa particolare tecnica di skincare.
Come spesso accade, però, anche quella della doppia detersione potrebbe rivelarsi essere un’abitudine controproducente, se eseguita con prodotti troppo aggressivi o su un tipo di pelle inadatto a ricevere questo trattamento ripetutamente nel tempo.
Insieme a Carlotta abbiamo dunque pensato di buttar giù una sorta di “guida” alla doppia detersione, cercando di essere il più oggettive possibile e di non seguire questa o quella moda del momento.
Continuando nella lettura di questo post scoprirai:
- In che cosa consistono la detersione per affinità e quella per contrasto;
- Quando la doppia detersione può essere scelta senza problemi e quando, invece, sarebbe meglio lasciar stare.
Detersione per affinità e detersione per contrasto
Abbiamo già anticipato che la prima detersione viene svolta per affinità, cioè seguendo il motto dei nostri amici latini “similia similibus solvuntur”, altrimenti detto “il simile scioglie il simile”.
La prima fase della doppia detersione viene quindi fatta con un prodotto che vada a sciogliere per bene i residui di make up, smog, crema solare e quant’altro si sia depositato sul nostro viso. Caso vuole che queste sostanze siano tutte di matrice oleosa, anche perché mescolate con il sebo della nostra pelle, quindi una prima detersione verrà fatta per affinità con un prodotto a base oleosa.
Quali possono essere i prodotti a base oleosa?
- Tutti gli oli vegetali per il viso: ogni pelle ha quello che apprezza di più, quello più famoso per la rimozione del make up è l’olio di cocco.
- Burri struccanti: particolarmente densi ma di facile massaggio sul viso, a volte a contatto con acqua emulsionano già in latte e diventa più facile sciacquarli
- Lipogel: prodotti dalla formula particolare perché attraversano tre texture diverse; si presentano infatti come gel densi che si massaggiano sul viso, all’inizio con un po’ di attrito ma poi, quando il prodotto inizia a legarsi alle particelle di sporco e si scalda con il calore della pelle, diventano olio che scorre agilmente. In ultima battuta si passano le mani bagnate e tutto si trasforma in un piacevole latte leggero che si sciacqua con facilità.
A questo punto la nostra pelle è già bella pulita, ma sarà facile che siano rimasti dei residui oleosi, specie se ci siamo affidati all’olio vegetale.
È dunque necessaria una detersione “per contrasto”, cioè non a base oleosa ma a base acquosa, che sia in grado di rimuovere tutto ciò che la detersione oleosa possa essersi lasciata indietro
Detta in maniera semplice e senza tanti giri di parole: un prodotto che faccia schiuma!
Cosa posso usare per la detersione a contrasto?
- Gel: i più semplici e generalmente preferiti dalle pelli miste/grasse, di solito sono in tubetto e ne basta poco per generare una bella schiuma detergente.
- Mousse: si presentano come schiuma già pronta da passare sul viso, sono solitamente più morbide e delicate ed adatte anche a pelli normali o tendenti al secco
La doppia detersione va bene per tutti? È davvero utile?
Che la doppia detersione lasci una pelle perfettamente pulita è fuori discussione.
Tuttavia, si tratta comunque di un doppio passaggio non ben tollerato da tutte le tipologie di pelle, specie dalle più delicate.
Molte persone la eseguono ogni giorno, gli stessi nostri amici orientali la propongo ogni mattina e sera, ma nel loro caso è inserito in un protocollo particolare che consiste nella sovrapposizione di numerosi prodotti a texture diverse oltre che da uno smodato utilizzo di spf ad alta schermatura tutto l’anno. Prodotti difficili da mandar via con il semplice detergente schiumoso e che spesso richiedono qualche sforzo in più per essere correttamente rimossi da viso e collo.
Quando può considerarsi davvero utile alle nostre latitudini?
- Quando abbondiamo con i solari, che sono più difficili da rimuovere dalla pelle;
- Quando abbiamo un trucco carico o particolarmente strutturato (leggasi quando abbiamo stratificato molti prodotti);
- Ogni volta che abbiamo utilizzato oli sul viso, soprattutto per struccare (altrimenti il mix di olio e sporco resterebbe sulla nostra pelle, il che non è un gran vantaggio);
- Ogni volta che il nostro detergente ci lascia una sensazione pesante sul viso.
Questo ultimo caso è sintomo che non abbiamo trovato il prodotto giusto per noi, ma così non sprechiamo niente e troviamo invece il modo di ottimizzarlo.
In tutti gli altri casi, a mio avviso, considerando le abitudini skincare europee, risulta essere senz’altro efficace ma non strettamente necessaria.
Ricordiamoci che si parla comunque di “stressare” la pelle con un doppio passaggio di detergente: se non è necessario, quindi, molto meglio un unico buon detergente scelto in base al proprio tipo di pelle da utilizzare nel modo corretto.
Conoscevi già la beauty routine della doppia detersione?
È un modo che utilizzi per struccarti o preferisci affidarti ad un unico detergente?
Se ti va, ti aspettiamo per parlarne insieme nei commenti!