Nei prossimi 3 giorni vi parlerò di quelli che, a suo tempo, sono stati i miei prodotti TOP per affrontare al meglio lo stress fisico e psicologico che vive qualunque candidato all’Esame di Sato per Avvocato, soprattutto nella 3 giorni dedicata alle prove scritte che quest’anno inizia proprio oggi.
Io lo conosco bene, l’esame scritto.
Pure troppo.
E questo perchè, un po’ per sfortuna e un po’ per burocrazia, l’ho dovuto fare per ben 3 volte, dal 2010 e fino all’anno scorso.
Il primo anno, ahimè, bocciai.
C’è da dire che può succedere, che anzi succede con una certa frequenza e che non è nulla di sconvolgente.
Se si pensa che il più delle volte i compiti non vengono neppure corretti davvero, non è nemmeno una questione da prendere sul personale.
Tuttavia, tenendo presente che lo scritto c’è una sola volta l’anno, mi capite che comunque non è proprio divertentissimo.
Il secondo anno, passai.
Passai ed ebbi modo di capire che tutto quello che avevo vissuto come un incubo per lo scritto non era nulla in confronto allo studio necessario per superare l’orale.
6 mesi di reclusione totale, ritmi di studio 8/13 – 14/20 come se fossi stata in una caserma, forfora del tipo “quindicenne-in-fase-di-sviluppo”, brufoli a profusione e ritenzione idrica che nemmeno se inizio a mangiare bustine di sale a secco adesso e per tutto il prossimo anno mi torna in quel modo.
Ricordo che in uno dei tanti giorni in cui ho dovuto studiare 6 materie tutte insieme, manco mi stessi preparando per andare al Milionario di Jerry Scotti, ho anche pensato di fare una causa al Consiglio Nazionale Forense, allegando quale prova principe la mia foto prima e dopo l’esame e citandoli per danno morale, materiale, esistenziale, d’immagine e chi più ne ha, più ne metta.
L’orale me lo fissarono a gennaio 2013.
E tutti sanno che se ti va male l’orale, lo scritto che hai già superato non vale più – si, è uno scritto usa e getta – per cui l’anno scorso, ad un mese esatto dalla prova finale più difficile e stressante che io abbia mai dovuto sostenere da quando mi sono iscritta a scuola nell’ormai lontano 1989, ci son dovuta tornare.
Com’è stato possibile che non abbia steso nessuno tirando un codice commentato UTET dal lato dello spigolo in un momento di esasperazione, Dio solo lo sa.
Per cui, ragazze che state sostenendo in queste ore frenetiche il parere di diritto civile, sappiate che l’Esteta vi capisce.
Io sono dell’idea che un esame così, per quanto tragico ed estenuante, non può essere una giustificazione ad essere sciatte.
E nonostante la stanchezza fisica e mentale, lo sforzo di stare per ore e ore chiusa in un ambiente con altri 1.800 ragazzi come me a tentare di mantenere la concentrazione sulle vicende giuridiche di quei due sfigati di Tizio e Caio, l’esasperazione di sapere che i risultati li avrei conosciuti solo 6 mesi dopo, l’ansia per il sorteggio della Corte d’Appello che avrebbe corretto gli elaborati scritti, la paura di sbagliare a compilare quelle cacchio di buste dove vanno chiusi i compiti e i dati personali, ho cercato sempre di mantenere un aspetto più che presentabile.
Perchè è proprio in certe situazioni che il nostro ego ha bisogno di una dose extra di autostima, e vedermi tutta cenciosa e ciondoloni, con i pantaloni di acetato della tuta e le scarpe da ginnastica, non mi avrebbe aiutato nemmeno un po’.
E poi perchè io, alla tesi del “così faccio pena alla commissione”, non ci ho mai creduto fino in fondo.
La mia valigia della settimana degli scritti è sempre stata piena di tanti prodotti beauty utili, pratici e, soprattutto, funzionali.
Per stare una media di 9 ore seduti, chiusi in un posto pieno di spifferi, pieno di gente, e senza alcun ricambio d’aria ci vuole un buon equipaggiamento, e per evitare di avere una faccia troppo segnata dalla stanchezza, ho sempre preferito portarmi dietro sieri viso dalle formule anti age.
Per 3 anni di fila la mia scelta è ricaduta sul KIKO 3D lifting serum, che all’inizio ha attirato la mia attenzione per il prezzo conveniente, convincendomi del tutto dopo un utilizzo prolungato.
Ormai da anni mi capita di ricomprarlo, perchè credo che per il costo che ha sia un prodotto molto valido ed efficace.
La confezione è compatta, per cui oltre ad applicarlo abbondantemente su viso e collo la mattina, prima di presentarmi in Fortezza – per chi sostiene l’esame a Firenze è il luogo deputato allo scempio – lo potevo portare anche nello zaino, per un refresh a metà giornata quando sentivo che l’unica cosa di cui avrei avuto davvero bisogno era un letto, un cuscino e una copertina di pile.
L’odore è quello tipico di tutti i prodotti skincare di KIKO, un profumo che personalmente trovo molto piacevole e delicato.
Viene presentato come un prodotto pesantemente anti age, che distende i tratti del viso, le rughe d’espressione anche marcate, e che è caratterizzato da un’elevata concentrazione di principi attivi, contenuti nel complesso K²multi-lift.
A mio avviso non ha un’azione così potente, tuttavia nel tempo ho notato che effettivamente la pelle del mio viso sembrava più distesa e credetemi che nei giorni dello scritto, nonchè in quelli immediatamente seguenti quando la botta di adrenalina ti dice “ciao, ciao…”, avere un’espressione distesa non è esattamente la cosa più banale di questo mondo.
La fascia d’età per la quale viene suggerito questo prodotto va dai 40 anni in su, in ogni caso ritengo che anche dai 30 possa essere utilizzato come trattamento d’urto una tantum per dare al viso nuova vitalità.
Io, oltre ad usarlo durante le prove dell’esame per Avvocato, l’ho usato come trattamento notturno periodico, ricomprandolo una volta ogni 3, 4 mesi.
La sua formulazione fluida è piacevole da applicare e si asciuga davvero molto rapidamente, per cui mi sento di affermare che è un ottimo prodotto base per il trucco.
Idrata in profondità ed evita la spiacevole sensazione “pelle che tira” tipica di alcune tipologie di siero, anche molto efficaci.
A volte i sieri sono talmente concentrati che rischiano di tendere troppo la pelle, ma nei giorni dell’esame, con temperature polari e la prospettiva di giorni passati con continui sbalzi caldo/freddo, un effetto del genere sarebbe solo controproducente.
Motivo in più per cui ho deciso di ricomprarlo ogni volta.
Il prezzo è super: 14,90 € per il flacone da 50 ml, dotato anche di un pratico erogatore che consente di prelevare il prodotto in modo igienico e preciso.
Dovendo affrontare la spesa di un hotel dove dormire per 3 notti, del mangiar fuori per 4 giorni a pranzo e a cena, dei codici commentati e dei libri necessari, mi capite che non avrei potuto spendere di più!
Promosso.
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Approfitto di questo mio spazio per fare un grosso in bocca al lupo ai ragazzi impegnati in questi giorni in una prova che sicuramente resterà indelebile nei ricordi, tra momenti di sconforto e situazioni divertenti cui un giorno si ripenserà col sorriso.
Per chi se lo stesse chiedendo: no, io alla fine ho deciso di non lavorare come Avvocato.
E penso che fare quell’esame lì, superare tutte le sue prove, ottenere il riconoscimento tanto voluto e atteso a volte per anni, e… e arrivare alla conclusione che forse è meglio girare pagina e dedicarsi ad altro, sia un gesto da veri fuoriclasse!
O forse da pazzi, chi lo sa.
Vi do appuntamento a domani, con il prodotto top scelto per la seconda prova, il parere di penale.
A presto, dalla vostra Esteta.