Il latte, negli ultimi anni, è stato uno degli alimenti più demonizzati con la tipica frase: “l’uomo è l’unico animale adulto a continuare a consumarlo”.
Ma quanto è giusto demonizzare questo alimento? È vero che fa male? Proviamo a fare un minimo di chiarezza e a sfatare qualche falso mito che gira online.
Il lattosio
Sempre più persone eliminano il latte dalla loro dieta convinti di essere intolleranti, spesso senza aver fatto mai nessun accertamento.
Innanzitutto partiamo dalle basi: il lattosio è un disaccaride formato da glucosio e galattosio che viene digerito da un’enzima, detto lattasi.
L’uomo rientra nella categoria detta ‘lattasi persistente’, quindi anche da adulto continua a possedere questo enzima deputato alla digestione del “temutissimo” lattosio.
I soggetti intolleranti sono coloro che perdono questo enzima e quindi la capacità di digerire lo zucchero del latte.
Adesso analizziamo qualche dato: il latte materno contiene il 6,5% di lattosio mentre il latte di vacca il 5%. Gli studi hanno dimostrato che i soggetti intolleranti riescono a tollerare, senza che si manifestino sintomi, fino a 12g di lattosio (quindi 250ml di latte).
Nonostante molte persone pensino di avere problemi con il lattosio sono poche, tra queste, ad essere realmente intolleranti.
Il calcio del latte non viene assorbito, smentiamo questa bufala.
Secondo alcuni le proteine contenute nel latte riducono l’assorbimento del calcio, per cui il bilancio metabolico sarebbe negativo. Questa affermazione è solo parzialmente corretta.
Le proteine in eccesso aumentano la perdita urinario di calcio, questo è vero. Ma ci si dimentica di specificare cosa significa “eccesso” e soprattutto quanto calcio si perde. Per un adulto la quota proteine raccomandata varia da 0,8 a 1 grammo di proteine per ogni chilo di peso corporeo. Se pesate 70 kg e non arrivate ad assumere 70 g di proteine al giorno è inutile che vi preoccupiate degli “eccessi”.
Un’altra domanda è: quanto calcio si perde per ogni grammo di proteine in eccesso consumato? La risposta viene da diversi studi, stiamo parlando di 1,6-1,7 mg per grammo di proteine. Se consumate 10 grammi di proteine in più perderete presumibilmente 16 o 17 mg di calcio con le urine.
Il punto è che con 1 bicchiere di latte vaccino scremato (=200 ml) si assumono circa 250 mg di calcio. Quale sarebbe il bilancio finale, secondo questi parametri? Che, al netto delle perdite di calcio dovute alle proteine introdotte con il latte, avremo un saldo positivo di 240 mg. Insomma, per grandi linee, il 5% del calcio dei latticini e del latte viene perduto, ma il 95% viene assorbito e diventa disponibile.
Valori nutrizionali del latte intero
- Calorie 64 Kcal
- Acqua 87 g
- Proteine 3,3 g
- Lipidi 3,6 g
- Carboidrati 4,9 g (di cui zuccheri 4,9 g)
- Colesterolo 11 mg
- Calcio 119 mg
- Potassio 150 mg
- Fosforo 93 mg
- Sodio 50 mg
Inoltre, sono presenti vitamine sia liposolubili (vitamine D, A, E) sia idrosolubili (vitamine del gruppo B e Vitamina C).
Altri studi
Diversi studi epidemiologici che si sono susseguiti negli anni hanno cercato di trovare un’associazione tra consumo di latte e disordini cognitivi, con risultati però contraddittori e inconcludenti. Effettivamente trovare un’associazione tra alimento e patologia è molto difficile, perché vanno presi in considerazione tanti altri fattori come il fumo di sigaretta, il livello di inquinamento, il consumo di alcolici ecc.
Conclusioni
Non possiamo pensare che un solo elemento possa determinare il nostro stato di salute. e quindi moderate quote di latte vaccino non sono dannose per la nostra salute. Se invece tendete a bere mezzo litro di latte al giorno, forse sarebbe il caso di moderarvi!