Buongiorno a tutti e buon Giovedì 29 agosto 2013.
Oggi voglio parlarvi di una palette Sleek che ho comprato più o meno a metà luglio e che sto usando ormai da un po’.
Si tratta della palette Candy, venduta in esclusiva presso le profumerie Sephora in limited edition.
Prima di parlarvi delle mie impressioni, vediamo di quali colori si compone questa palette.
Nella riga superiore, da sinistra verso destra: STRAWBERRY SHERBET, fucsia intenso opaco; BON BON, rosa antico metallizzato; PARMA VIOLET, viola intenso mat; APPLE SOUR, verde acqua metallizzato; PEAR DROP, verde acido metallico; FLUMP, viola ciclamino opaco.
Nella riga inferiore, da sinistra verso destra: LIQUORICE, nero opaco; BLUE FIZZLE, indaco metallizzato; ANISEED, rosa intenso metallico; BUBBLE GUM, azzurro cielo opaco; MINT CREAM, verde menta opaco; CREAM SODA, bianco tendente al grigio chiaro perlato.
Anche se non sono una fan dei colori metallici, c’erano diversi motivi per cui mi ero innamorata – a prima vista! – di questa palette: i 2 viola, tanto per iniziare, colori che adoro e che con i miei occhi verdi stanno benissimo.
Poi quel fucsia e quell’azzurro cielo irresistibili.
Il nero opaco, un colore piuttosto difficile da trovare nelle palette e che è un vero jolly per tutti gli stili.
Considerato anche il costo contenuto di 9.90 € ho deciso di prenderla, anche perchè non avevo mai provato prima una palette Sleek ed ero curiosa.
Dopo qualche mese di utilizzo, però, devo dire che purtroppo non sono soddisfatta del mio acquisto.
Iniziamo col dire che i colori sono oltremodo polverosi e stenderli bene senza fare danni collaterali è una vera e propria impresa.
Si sbriciolano, letteralmente, e appena me ne sono accorta ho dato uno sguardo all’INCI per vedere un po’ se c’era qualche ragione per questa consistenza così farinosa:
Il responsabile di questa consistenza così polverosa e ingestibile è senza dubbio il talco, inserito ai primi posti dell’elenco.
Questa particolarità li rende anche poco scriventi, al punto che il colore steso sulla palpebra non somiglia nemmeno un po’ a quello della cialda, salvo dover fare decine di passate prima di ottenere un colore appena accettabile.
Ecco gli swatches che ho fatto per voi:
Mi ricordano i gessetti colorati sbriciolati che da piccola usavo per fare i disegni in strada sotto casa, ma ovviamente non si tratta di un bel complimento per degli ombretti!
Inoltre l’applicatore in spugna contenuto in confezione non è assolutamente adatto per questo tipo di prodotto, in quanto va ad ossidare la superficie dell’ombretto, che diventa dura, opaca e non colora più.
Quando succede una cosa del genere l’unica cosa da fare è raschiare la parte rovinata, con un consistente spreco di colore.
Per quella che è la mia esperienza posso dire che sono ombretti che devono essere lavorati molto bene, ripassati tante e tante volte e usandoci di base una buona dose di primer.
Troppo lavoro per il risultato che poi si ottiene, non so se tutte le palette Sleek siano così ma se la risposta è “si” ve le sconsiglio.
Va bene che costano poco, ma la soddisfazione è anche minore.
Raccontatemi le vostre esperienze Sleek, io intanto vi saluto e vi do appuntamento al prossimo post.
A presto dalla vostra Esteta!