Ultimamente su L’Esteta Risponde ci piace parlare anche di argomenti più orientati verso l’aspetto sociale, personale e psicologico della bellezza e del make up, analizzando le nostre esperienze ed esprimendo le nostre opinioni sulle tendenze e problematiche di questo ambito.
Il rapporto delle donne – ma anche degli uomini – con il proprio aspetto fisico è un argomento discusso da anni da esperti e psicologi su riviste e in tv, ma io credo che ascoltare o leggere l’opinione delle persone “comuni” possa farci immedesimare e riconoscere meglio in quello che pensiamo e viviamo.
Io, ad esempio, ho sempre avuto una relazione piuttosto sana ed equilibrata con il mio corpo. In linea di massima mi sono sempre piaciuta, non mi reputo né più bella né meno bella di altre, apprezzo e riconosco la bellezza altrui ma quando mi guardo allo specchio mi piaccio, nella mia unicità. Ma ho vissuto esperienze che per un po’ hanno fatto vacillare questa sicurezza in me stessa, e conosco persone con complessi più o meno seri riguardo al proprio aspetto.
Da amante dell’estetica e del mondo della bellezza, sono convinta che anche l’aspetto esteriore conti. E’ ovvio che di fronte a un carattere pessimo o a un animo crudele, la bellezza del corpo è pressoché inutile, così come è malsano curare ossessivamente il proprio aspetto tralasciando altri ambiti della persona.
Ma curarsi e piacersi, prendendosi cura del proprio corpo, è un atto che, insieme ad altri, dimostra di volersi bene nella propria totalità.
Detto ancora più semplicemente, siamo fatti sia di una parte interiore ed emotiva, caratteriale, che di una parte fisica ed esteriore, e prendersene cura è del tutto sano. Quindi la prima regola è: se vi dicono di essere frivole perché vi piace truccarvi, acconciarvi i capelli, farvi le unghie e chi più ne ha più ne metta, non sentitevi in difetto, è semplicemente un lato del vostro essere che vi dà gioia e non nuoce a nessuno, quindi continuate ad abbracciarlo.
Conosco tante donne, me compresa, che amano l’estetica e contemporaneamente adorano studiare, si sono laureate e realizzate nel lavoro, sia nel campo della bellezza che in ambiti totalmente diversi.
Quando ero ragazzina, quasi ancora una bambina, ero spesso bersaglio di insulti e commenti negativi sul mio aspetto da parte di coetanei e compagni di scuola, soprattutto dalle altre ragazzine.
Troppo magra, troppe lentiggini, pelle troppo chiara, capelli troppo ricci. E’ stato un periodo difficile, che mi ha resa ancora più chiusa e timida di quella che già ero. Poi la nuova scuola, i nuovi amici e l’appoggio e affetto della mia famiglia – e di alcuni insegnanti – mi hanno fatto ritrovare la serenità, e ho capito che chi ti vuole bene davvero sa riconoscere la tua bellezza, interiore ed esteriore.
E che chi ti ama non ti insulta nè ti disprezza, ma ti rispetta e ti ammira. Quella sgradevole esperienza mi aveva fatto capire che potevo anche non essere bella, ma di certo ero migliore di chi discrimina e giudica gli altri in base al loro aspetto. La mia adolescenza, periodo critico per tanti, per me è trascorsa invece in modo sereno. Iniziavo ad interessarmi al trucco, alla moda, all’estetica, un passo alla volta. Ricevevo molti complimenti sul mio aspetto, e anche questo forse ha contribuito a riacquistare e costruire una nuova idea di me stessa. Allo stesso tempo, però, vedevo alcune mie amiche diventare sempre più insicure, iniziare a parlare di chirurgia estetica, ricorrere a diete drastiche e arrivare persino a disturbi alimentari. Non si accettavano, eppure io non vedevo nulla che non andasse in loro. Ho capito che la percezione che si ha di se stessi spesso non coincide con quella che gli altri hanno di noi, perché a volte vogliamo raggiungere ideali troppo distanti da ciò che siamo.
E qui la seconda regola: non dobbiamo essere noi ad adattarci alle mode, ma dobbiamo cercare di adattare la moda a noi. Se un modello non fa per noi, né scegliamo un altro. Se non sembriamo fotomodelle, non vuol dire che abbiamo meno fascino o valore. E’ giusto migliorarsi, ma senza stravolgere chi siamo. E’ giusto invece capire cosa valorizza il nostro aspetto e la nostra fisicità, e cosa si “intona” meglio al nostro umore e alla nostra personalità.
E soprattutto, bisogna credere a chi ci dice che siamo bellissime. Che sia un estraneo, un parente, un’amica, una conoscente, un complimento disinteressato infonde sempre un po’ di autostima. E il più delle volte, un commento acido o perfido nasconde sempre un pizzico di invidia. Ancora adesso, che sono cresciuta, mi sono laureata e sto per entrare nel mondo del lavoro, mi capita di incontrare persone che non esitano a giudicare il mio aspetto: qualcuno mi ferma per strada, preoccupato del fatto che forse non mangio abbastanza.
Altri non vedono l’ora di farmi notare che forse dovrei prendere un po’ di sole. E il seno? Beh, peggio per te, agli uomini piace solo enorme. Ma io sto bene, mangio, esco, mi diverto e mi piaccio. Mi piace il mio viso -anche struccato-, mi piacciono i miei capelli e il mio corpo. Ho anch’io quelle giornate in cui mi guardo allo specchio e mi piaccio di meno, chi non le ha? Ma so che probabilmente sono sempre la stessa e mi vedo diversa perché magari sono stressata, nervosa ecc. E continuo a ricevere complimenti, da donne e da uomini, che conosco e non.
Non mi vergogno ad ammettere che sì, è importante piacere a se stessi, ma anche un apprezzamento dall’esterno male non fa. Le relazioni con gli altri fanno parte della nostra vita, dopotutto.
E non ve lo dice una che non ha mai avuto difetti: al liceo ho portato l’apparecchio per 4 anni, e l’anno scorso ho avuto problemi con l’acne. Ma con cure e tanta pazienza ho risolto tutto, nonostante lo stress che questi problemi possono causare.
C’è anche chi si preoccupa di non riuscire a piacere agli uomini, se non ha un fisico da top model e un viso da copertina: ecco, fortunatamente abbiamo tutti gusti diversi, e non è solo l’aspetto fisico a guidarci nella scelta della persona giusta!
Tutto questo per dirvi che i commenti poco carini, il bullismo, le invidie, l’uomo sbagliato, non devono condizionare l’idea che abbiamo di noi stesse.
Ci sono donne bellissime dai corpi più disparati: formose, esili, minute, basse, altissime. Bionde, more, con i capelli da Raperonzolo o cortissimi. Giovani e mature. Quindi non roviniamoci con diete assurde, chirurgia, farmaci, ma piuttosto impegniamoci ad accettarci e migliorarci per esprimere al massimo la nostra bellezza.
E’ più faticoso, ma più sano e alla fine dà molta più soddisfazione!
E adesso tocca a voi? Qual’è il vostro rapporto con la bellezza e l’aspetto fisico? Avete vissuto esperienze particolari in merito? Discutiamone!
Baci, Gloria.