Un alimento che non dovrebbe mai mancare in una dieta equilibrata è il pesce azzurro. Quando si parla di pesce azzurro ci si riferisce al pesce che viene pescato nel mar Mediterraneo, quindi nella nostra area.
Il pesce, come ormai tutti sappiamo, è ricchissimo di omega-3 che sono i cosiddetti grassi buoni che assicurano la salute del cuore e dell’apparato cardiocircolatorio.
Negli ultimi anni il sushi è di gran moda: va benissimo consumare il pesce, ma vediamo quali sono i rischi che si possono correre consumando il pesce crudo.
Sushi e Sashimi
Il sushi è una preparazione a base di riso bollito e condito con una specie di aceto, che anticamente serviva a conservare meglio il pesce.
Il sashimi è invece il pesce crudo, servito a listarelle o fettine sottili.
In molti pensano che questi piatti vengano preparati con il pesce fresco appena pescato o acquistato in pescheria, per fortuna non è così. Spiegheremo dopo perché.
Calorie
Esagerare con il sushi non aiuta assolutamente la linea, infatti ogni roll contiene circa un terzo di una tazza di riso bianco.
La porzione consigliata di riso viene già raggiunta consumando soltanto due rolls!
Inoltre, trattandosi di riso bianco, non è la scelta più salutare perché parliamo di un cereale che ha perso gran parte dei nutrienti con il processo di raffinazione.
Molto spesso, poi, i rolls vengono conditi con crema di formaggio o con delle salse che, oltre ad aumentare il quantitativo calorico, apportano anche grassi saturi.
Ordinare una porzione di sashimi con un’insalata è sicuramente la scelta migliore dal punto di vista nutrizionale.
Salsa di soia
Quando si va a mangiare il pesce crudo nei ristoranti giapponesi la salsa di soia non può mancare e, anche in questo caso, bisogna provare a consumarla con moderazione perché molto ricca di sodio.
Alcuni ristoranti, però, servono anche salsa di soia a basso contenuto di sale.
I rischi del pesce crudo: l’anisakis
L’Anisakis è un parassita che viene ingerito dall’uomo sotto forma di larva. Le larve abitualmente si trovano nell’acqua di mare, dove vengono ingerite da piccoli crostacei che a loro volta sono mangiati da pesci più grandi.
La normativa italiana prevede che i pesci consumati crudi debbano essere lasciati nel congelatore a -20 °C per almeno 24 ore. Il congelamento, così come il calore della cottura, uccide i parassiti. Purtroppo però non tutti i ristoratori rispettano queste regole.
Il mio consiglio è quello di evitare gli all you can eat a prezzi stracciati, che spesso sono sinonimo di scarse condizioni igienico-sanitarie. L’assenza di cottura e le scarse condizioni igieniche possono infatti contaminare il pesce.